Ricorso Pensioni "d'oro": la Consulta dichiara illegittima la durata di 5 anni
Avvocato MILANI Alessandro Giovanni
Assistenza legale Diritto Civile e Previdenziale
POSSIBILI ERRORI di RICALCOLO della RIVALUTAZIONE automatica delle PENSIONI
Vi hanno accreditato gli arretrati di perequazione spettanti dal 2011 al 2017?
Vi è stata corrisposta la corretta rivalutazione del vostro assegno pensionistico?
I NOSTRI CONSULENTI PREVIDENZIALI HANNO RISCONTRATO ERRORI di RICALCOLO della RIVALUTAZIONE AUTOMATICA delle PENSIONI dei nostri assistiti.
L'avvocato MILANI Alessandro che opera nel settore delle consulenze pensionistiche da molti anni grazie alla profonda esperienza in materia previdenziale, ritiene opportuno consigliare tutti i pensionati di far effettuare un'accurata VERIFICA e un ricalcolo della propria pensione.
Tale verifica mira ad accertare se vi sono stati corrisposti gli arretrati di perequazione della pensione per il periodo compreso tra il 1 gennaio 2011 sino al dicembre 2017.
Tale accertamento è fondamentale per comprendere se sulla vostra pensione sia stata correttamente corrisposta da parte dell’Inps la corretta RIVALUTAZIONE (tecnicamente detta PEREQUAZIONE), in forza delle variazioni di Legge che si sono succedute fino ad oggi nel corso degli anni e soprattutto per valutare se la base di calcolo della vostra pensione è stata corretta per poter determinare i futuri adeguamenti.
"Vi invito quindi a verificare, attraverso uno specialista in materia di consulenza previdenziale, se avete ricevuto la CORRETTA RIVALUTAZIONE (perequazione) della vostra pensione.
Dopo un'attenta verifica effettuata dal nostro consulente previdenziale del nostro studio legale, (documenti alla mano e con tutti i cedolini), abbiamo potuto constatare che
molti dei nostri clienti NON hanno mai ricevuto la corretta integrazione delle loro pensioni che spetta loro di diritto in virtù del Decreto Legge n. 65 del 2015, convertito poi in Legge definitiva.
COS'E' LA PEREQUAZIONE DELLA PENSIONE
La PEREQUAZIONE delle PENSIONI è un istituto giuridico che prevede un meccanismo di RIVALUTAZIONE annuale delle prestazioni sociali e pensionistiche erogate dai diversi Enti e Istituti di Previdenza Pubblica e sociale come INPS, Ex INPDAP e le Casse professionali private.
La rivalutazione annuale è legata all'andamento dell'inflazione, cioè al costo della vita e viene applicata ogni anno a partire dal mese di Gennaio.
Il calcolo non è molto semplice in quanto vi è un’indice ISTAT programmatico provvisorio a cui poi ne segue uno definitivo: è su questo ultimo indice che deve essere effettuato il calcolo corretto.
L’istituto in questione “perequazione della pensione” si prefigge di proteggere il potere d’acquisto dei pensionati e assicurare un tenore di vita adeguato e costante nel tempo. Infatti l'importo pensionistico dovrebbe essere adeguato ogni anno all'aumentare del costo della vita sulla base dei parametri di riferimento dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.
Documenti necessari per poter effettuare una verifica previdenziale della vostra posizione pensionistica
Lo studio dell'avvocato MILANI Alessandro mette a disposizione il proprio CONSULENTE PREVIDENZIALE per SERVIZI di CONSULENZA PREVIDENZIALE al fine di poter effettuare la verifica della propria posizione pensionistica e verificate l'avvenuto ricalcolo del vostro assegno di pensione da parte degli Enti previdenziali e il corretto accredito degli arretrati di perequazione.
E' necessario quindi inviare o presentare al professionista i seguenti documenti:
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modello TE08 (prima liquidazione della pensione)
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Cedolini pensione (agosto 2015 e mesi successivi sino a dicembre 2015)
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Se non in possesso di tale documentazione comunicate solamente il codice pin dispositivo Inps e carta identità e codice fiscale.
Lo studio dell'avvocato Alessandro MILANI è specializzato in ASSISTENZA e CONSULENZA PREVIDENZIALE
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CONTEGGI e VERIFICHE previdenziali
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Analisi situazione contributiva: INPS, INPDAP o altri enti di previdenza o Casse professionali private
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Sistemazione e integrazione estratto conto previdenziale: riscatti, ricongiunzioni...
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Avvio pratica e domanda di pensionamento
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Ricorso gerarchico al Comitato Provinciale INPS
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Verifica corretta perequazione della pensione
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Ricorsi giudiziali ed extragiudiziali
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Sentenze del Tribunale e della Corte Costituzionale
Da oltre vent'anni i vari Governi hanno modificato, cambiato e persino bloccato (!!) la PEREQUAZIONE delle pensioni
Da molti decenni i Governi, che si sono succeduti, hanno previsto con l’applicazione di Decreti Legge, poi convertiti in Legge definitiva, o promulgando direttamente con Leggi specifiche, meccanismi di calcolo diversi, applicando ogni volta aliquote, scaglioni e criteri differenti di valutazione per l’applicazione della perequazione della pensione.
Infatti, in un primo momento la Legge n. 448 del 1998, all’ art. 34 comma 1, prevedeva un meccanismo che imponeva l’indicizzazione piena (100%) per le pensioni più basse (sino a 3 volte il minimo Inps ossia per il 2012 (all’incirca pari ad €.1.405,05 lordi) e percentuali sempre molto alte (95% / 70%) anche per importi di pensione superiori a tre volte il minimo Inps (così sino a 6 volte il minimo Inps).
IL GOVERNO MONTI-FORNERO BLOCCA LA RIVALUTAZIONE DELLE PENSIONI
Invece il Governo Monti - Fornero, nel 2011, ha previsto il blocco della rivalutazione della pensione, per gli anni 2012 e 2013, per tutti i pensionati che percepivano una pensione lorda superiore ad €.1.405,05.
Alcuni pensionati hanno presentato ricorso e la questione è stata sottoposta, con ordinanza, all’attenzione della Corte Costituzionale.
IL RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE
La Suprema Corte e le Corti di Cassazione di svariati tribunali d'Italia sono state spesso chiamate ad esprimersi in materia di costituzionalità su questi repentini stravolgimenti e continue revisioni del meccanismo di perequazione:
La Corte Costituzionale con sentenza n. 70 del 2015, dichiarò incostituzionale “il blocco della rivalutazione della pensione” previsto dalla Legge Monti - Fornero.
I consulenti legali Alessandro Milani e Celeste Collovati nel loro ricorso avevano sottolineato a chiare lettere più volte la non manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale della reiterazione dei blocchi della perequazione operata nel tempo da vari governi. Nel caso di specie il Governo Monti-Fornero con il decreto Salva Italia (n. 201/2011) che ha operato il blocco per il 2012-2013 nonché la Legge di stabilità Letta per l'anno 2014-2015 e il Decreto Renzi (n. 65/2015) convertito in Legge (109/2015) che ha ridotto drasticamente le percentuali di calcolo della rivalutazione (anche del 50%) per ogni fascia di reddito operando anche retroattivamente dal 2012 sino al 2016. L'ordinanza accoglie tutte le argomentazioni presentate e svolte nel nostro ricorso relative alla legittimità costituzionale dei blocchi operati e in particolare quella relativa alle pensioni superiori a 6 volte il minimo Inps. Tali fasce di reddito hanno subito il blocco integrale della perequazione dal lontano 2012 ad oggi, oltre a tutti i pensionati che percepiscono una pensione da 3 volte a 6 volte il minimo Inps, i quali hanno avuto una riduzione superiore al 50% della perequazione dovuta".
UN PARZIALE RIMBORSO DEL GOVERNO RENZI
Successivamente nel vuoto normativo esistente, il governo Renzi con decreto legge n. 65 del 2015 - convertito poi con successive modifiche nella legge 17 Luglio 2015 n. 109, entrato in vigore il 21 maggio 2015 - ritenne di dover dare attuazione alla sentenza n. 70 del 2015 della Corte Costituzionale disponendo solo parziali rimborsi della rivalutazione (una tantum) limitandoli ad alcune fasce di pensionati (da tre a sei volte il minimo della pensione sociale) e ribadendo il blocco delle pensioni per coloro che percepiscono una pensione superiore a sei volte il trattamento minimo INPS....
Leggete il mio articolo che trovate qui sotto per conoscere nel dettaglio come e quanto hanno influito negli anni le modifiche alla perequazione delle pensioni apportate dai vari Governi che si sono succeduti tra il 2011 e il 2017.
Capirete facilmente come sia facile e possibile che ci possano essere stati errori nel ricalcolo automatico dell'assegno mensile sulle pensioni e quanto sia consigliabile far effettuare un'attento CONTROLLO PREVIDENZIALE per verificare se vi sono stati effettivamente accreditati gli ARRETRATI maturati che vi spettano per legge.
Affidati allo studio dell'avvocato MILANI
per le tue VERIFICHE PREVIDENZIALI e in caso di contenziosi con l'INPS per:
ottenere una corretta rivalutazione della pensione
per difendere la tua pensione da errori di calcolo dell'INPS ed eventuali indebiti pensionistici
L’avvocato Alessandro Giovanni Milani e il suo staff di esperti consulenti previdenziali operano nel settore delle consulenze pensionistiche da molti anni e hanno quindi maturato una profonda esperienza sul campo.
Possono supportare e consigliare i loro clienti pensionati
offrendo un'attenta consulenza giuridico-legale.